Sapevo bene la storia in cui vivo io
Le fotografie di Barbiana ricordano #1 | La scuola che perde Gianni non è degna d’esser chiamata scuola…
TEMA: SCUOLA E SOCIETÀ

Uno degli elementi ricorrenti nella critica di don Lorenzo alla scuola pubblica è la scarsa attinenza dei contenuti dei programmi con le necessità culturali, linguistiche e tecniche della maggior parte dei ragazzi, i milioni di Gianni di cui si parla nella Lettera a una professoressa. È all’attualità che bisogna guardare, per saperla leggere, interpretare e dove necessario cambiare. Per far questo il giornale, anzi i giornali, sono uno strumento didattico fondamentale. I giornali sono letti criticamente, interpretandone i contenuti in base agli interessi economici, politici e sociali che più o meno esplicitamente sono sostenuti e difesi. Mettendo in atto quello che oggi, con un’espressione inglese, definiamo fact checking.
A Barbiana si dà molto spazio alla comunicazione, si fa media education, diremmo oggi, con un’attenzione costante ad altri tipi di linguaggio, al cinema, come al teatro. Perché la cultura sia quella vissuta e gli strumenti di lettura e interpretazione siano molteplici.

Le risorse documentarie
Da Lettera a una professoressa
Il giornale

La storia di questo mezzo secolo era quella che sapevo meglio. Rivoluzione russa, fascismo, guerra, resistenza, liberazione dell’Africa e dell’Asia. È la storia in cui sono vissuti il nonno e il babbo.
Poi sapevo bene la storia in cui vivo io. Cioè il giornale che a Barbiana leggevamo ogni giorno, a alta voce, di cima a fondo.
Sotto gli esami due ore di scuola spese sul giornale ognuno se le strappa dalla sua avarizia. Perché non c’è nulla sul giornale che serva ai vostri esami. È la riprova che c’è poco nella vostra scuola che serva nella vita.
Proprio per questo bisogna leggerlo. È come gridarvi in faccia che un lurido certificato non è riuscito a trasformarci in bestie. Lo vogliamo solo per i nostri genitori. Ma politica e cronaca cioè le sofferenze degli altri valgono più di voi e di noi stessi.

pp. 26-27
Ascolta il commento sull’estratto della Lettera delle persone coinvolte nello sviluppo della narrazione
Agostino Burberi
Mileno Fabbiani
Piero Cantini
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Pubblicazioni in cui compare la fotografia
  • Milani, Lorenzo, L’obbedienza non è più una virtù, Firenze, Libreria editrice fiorentina, 1976, p. 32
Ascolta il commento sulla fotografia delle persone coinvolte nello sviluppo della narrazione
Agostino Burberi
Mileno Fabbiani
Piero Cantini
Analisi della fotografia
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I dati che presentiamo sono il risultato del confronto con i testimoni che hanno partecipato alla vita della Scuola di Barbiana.
  • Agostino Burberi: Attenti ad approfondire l’attualit
  • Mileno Fabbiani: Don Lorenzo è orgoglioso dei suoi ragazzi e questi sono felici di stare a Barbiana
  • Piero Cantini: La lettura del giornale
  • Agostino Burberi: Siamo nell’ultima fase della scuola
  • Mileno Fabbiani: Nel 1965
  • Piero Cantini: 1964 o 1965
  • Agostino Burberi: Non Agostino Ammannati, probabilmente è Angelo D’Alessandro, il regista del film “Barbiana ’65”
  • Mileno Fabbiani: Probabilmente Agostino Ammannati
  • Piero Cantini: Agostino Ammannati
  • Agostino Burberi: Dentro la scuola
  • Mileno Fabbiani: Nell’aula didattica
  • Agostino Burberi: Non riconosco tutti, ma sicuramente sono raffigurati Enrico Zagli (un ragazzo che voleva fare l’insegnante), Aldeviano (uno studente di San Martino) e Giuseppe Zagli (fratello di Enrico)
  • Mileno Fabbiani: Riconosco solo Adriano Zagli e Mauro Baglioni
  • Piero Cantini: Riconosco solo Mileno Fabbiani, dietro la testa di don Milani
  • Agostino Burberi: Lettura del giornale
  • Mileno Fabbiani: Lettura del giornale
  • Piero Cantini: La lettura del giornale, una delle attività più belle che facevamo a Barbiana
Consulta gli altri contenuti della narrazione
La scuola che perde Gianni non è degna d’esser chiamata scuola…
Portare innanzi a ogni costo
tutti i ragazzi
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Nella Scuola di Barbiana non c’è competizione: non ci sono voti, esami, interrogazioni. Non c’è neppure una rigida divisione in materie…    
I ragazzi dei poveri vi rifaranno nuovi voi e i programmi
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Gli anni in cui don Lorenzo istituisce la scuola a Barbiana (dalla metà degli anni Cinquanta alla prematura scomparsa nel 1967) sono anni di grande…  
Che siete colti
ve lo dite da voi
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Le lezioni di don Lorenzo non mirano a una conoscenza fine a se stessa, al nozionismo: sono sempre contestualizzate e vivono…      
Non avevamo
“educazione fisica”
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Uno dei motti latini giunti fino a noi è mens sana in corpore sano, ma così come l’uso comune fraintende il significato originale attribuito a questo motto…      
Mi toccava esser generoso
anche quando non ero
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La peer education è una scoperta recente della nostra scuola, una variante all’impostazione gerarchica e trasmissiva che caratterizza…      
Il sapere
serve solo per darlo
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In più di un’occasione don Lorenzo ha confessato agli amici di non aver mai letto una sola pagina di un libro da quando è diventato prete…      
Ricominciate tutto da capo
all’infinito
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La Scuola di Barbiana è una scuola partigiana, che non ha paura di schierarsi e prendere posizione, assumendosi tutto il peso…