A giugno del terzo anno di Barbiana mi presentai alla licenza media come privatista.
Il tema fu: «Parlano le carrozze ferroviarie».
A Barbiana avevo imparato che le regole dello scrivere sono: Aver qualcosa di importante da dire e che sia utile a tutti o a molti. Sapere a chi si scrive. Raccogliere tutto quello che serve. Trovare una logica su cui ordinarlo. Eliminare ogni parola che non serve. Eliminare ogni parola che non usiamo parlando. Non porsi limiti di tempo.
Così scrivo coi miei compagni questa lettera. Così spero che scriveranno i miei scolari quando sarò maestro.
- Fondazione don Lorenzo Milani, Barbiana: il silenzio diventa voce, Firenze, Emmeci Grafiche, 2013, p. 49
- Fondazione don Lorenzo Milani (a cura di Sandra Gesualdi e Lauro Seriacopi), Gianni e Pierino. La scuola di Lettera a una professoressa, Arcidosso (GR), Edizioni Effigi, 2019, p. 19 e 35
- Gesualdi, S., Giorgi, P. (a cura di), Barbiana e la sua scuola. Immagini dall’archivio della Fondazione Don Lorenzo Milani, Firenze, Aska edizioni, 2014, pp. 30-31
Agostino Burberi: Studiare con gioia
Agostino Burberi: 1958 o 1959, al massimo 1957
Agostino Burberi: Agostino Ammannati
Agostino Burberi: All’interno della scuola
Agostino Burberi: Partendo da destra, Giancarlo Tagliaferri, io, Michele Gesualdi, Francuccio e Silvano Salimbeni
Agostino Burberi: Probabilmente don Milani stava correggendo i temi dei ragazzi