Uno degli elementi ricorrenti nella critica di don Lorenzo alla scuola pubblica è la scarsa attinenza dei contenuti dei programmi con le necessità culturali, linguistiche e tecniche della maggior parte dei ragazzi, i milioni di Gianni di cui si parla nella Lettera a una professoressa. È all’attualità che bisogna guardare, per saperla leggere, interpretare e dove necessario cambiare. Per far questo il giornale, anzi i giornali, sono uno strumento didattico fondamentale. I giornali sono letti criticamente, interpretandone i contenuti in base agli interessi economici, politici e sociali che più o meno esplicitamente sono sostenuti e difesi. Mettendo in atto quello che oggi, con un’espressione inglese, definiamo fact checking.
A Barbiana si dà molto spazio alla comunicazione, si fa media education, diremmo oggi, con un’attenzione costante ad altri tipi di linguaggio, al cinema, come al teatro. Perché la cultura sia quella vissuta e gli strumenti di lettura e interpretazione siano molteplici.
La storia di questo mezzo secolo era quella che sapevo meglio. Rivoluzione russa, fascismo, guerra, resistenza, liberazione dell’Africa e dell’Asia. È la storia in cui sono vissuti il nonno e il babbo.
Poi sapevo bene la storia in cui vivo io. Cioè il giornale che a Barbiana leggevamo ogni giorno, a alta voce, di cima a fondo.
Sotto gli esami due ore di scuola spese sul giornale ognuno se le strappa dalla sua avarizia. Perché non c’è nulla sul giornale che serva ai vostri esami. È la riprova che c’è poco nella vostra scuola che serva nella vita.
Proprio per questo bisogna leggerlo. È come gridarvi in faccia che un lurido certificato non è riuscito a trasformarci in bestie. Lo vogliamo solo per i nostri genitori. Ma politica e cronaca cioè le sofferenze degli altri valgono più di voi e di noi stessi.
- Milani, Lorenzo, L’obbedienza non è più una virtù, Firenze, Libreria editrice fiorentina, 1976, p. 32
- Agostino Burberi: Attenti ad approfondire l’attualit
- Mileno Fabbiani: Don Lorenzo è orgoglioso dei suoi ragazzi e questi sono felici di stare a Barbiana
- Piero Cantini: La lettura del giornale
- Agostino Burberi: Siamo nell’ultima fase della scuola
- Mileno Fabbiani: Nel 1965
- Piero Cantini: 1964 o 1965
- Agostino Burberi: Non Agostino Ammannati, probabilmente è Angelo D’Alessandro, il regista del film “Barbiana ’65”
- Mileno Fabbiani: Probabilmente Agostino Ammannati
- Piero Cantini: Agostino Ammannati
- Agostino Burberi: Dentro la scuola
- Mileno Fabbiani: Nell’aula didattica
- Agostino Burberi: Non riconosco tutti, ma sicuramente sono raffigurati Enrico Zagli (un ragazzo che voleva fare l’insegnante), Aldeviano (uno studente di San Martino) e Giuseppe Zagli (fratello di Enrico)
- Mileno Fabbiani: Riconosco solo Adriano Zagli e Mauro Baglioni
- Piero Cantini: Riconosco solo Mileno Fabbiani, dietro la testa di don Milani
- Agostino Burberi: Lettura del giornale
- Mileno Fabbiani: Lettura del giornale
- Piero Cantini: La lettura del giornale, una delle attività più belle che facevamo a Barbiana